,

Un ingresso che non dimenticheremo mai! L’apertura delle Paralimpiadi.

Inizia ufficialmente la cerimonia di apertura delle paralimpiadi. Il tricolore entra nell’arena del Maracanã portato dalla grande Martina Caironi, che lo sventola con emozione. Dietro di lei segue la Nazionale Italiana e, insieme alla squadra di scherma, arriva anche Bebe.

nazionale-italiana-rio20016-apertura-giochi

Chi ha seguito in diretta la sfilata alla Rai ha potuto ascoltare la storia fatta di alti e bassi, di impegno e tante medaglie, di amici e di sfide continue.

bebevio-apertura-giochi-rio2016-tv

A chiudere la sfilata il team brasiliano viene acclamato dallo stadio con un boato. Questa prima Paralimpiade del Sud America è un’occasione unica per mostrare al mondo cosa significhi abbattere le barriere e diffondere i valori dello sport e dell’inclusione.

rio2016-apertura-giochi

Un momento di commozione per l’intero stadio è stato l’ingresso della bandiera delle Paralimpiadi di Rio portata da 8 bambini paraplegici che, agganciati ai loro papà hanno potuto così camminare. Anche la fiaccola ha destato grande suspance, seguita in ogni passo dei quattro tedofori.

bebevio-nazionale-italiana

Questo è un evento che diventa ancora più importate per noi, se pensiamo che Art4sport ha il grande orgoglio di aver portato alle Paralimpiadi ben 3 atleti frutto di un grande lavoro per la promozione dello sport e della cultura paralimpica: Yoko, Emanuele, Bebe.

bebevio-rio2016

Per tutta la sera grandi emozioni hanno accompagnato gli atleti! Tra il pubblico presente sugli spalti è la famiglia di Bebe, con i fratelli Nicolò e Sole e i genitori, che proprio oggi compiono 25 anni di matrimonio e non potevano festeggiarlo con un’emozione più grande!

bebevio-apertura-giochi-rio2016

Al rientro in Casa Italia abbiamo sentito Bebe, che ci ha raccontato la sua serata così:

<<Qui è l’una e 29 del 7 settembre 2016:
Per me, come per tanti altri atleti, oggi abbiamo vissuto dei momenti magici! Sono a letto ma ho ancora tutta l’adrenalina della Cerimonia d’apertura della mia prima Paralimpiade, non riesco a dormire, non voglio dormire. Voglio rivivere mentalmente ogni secondo per non scordamelo più! Tutta la preparazione, trucco e parrucco, la foto di squadra o oramai posso dire di famiglia, l’attesa prima della partenza, l’adrenalina nel tunnel ed i cori di gruppo prima dell’entrata nello stadio, vedere la mia Martinella che con un bagliore immenso negli occhi ci guarda, ci incita e riesce ad illuminarci tutti, non si poteva scegliere persona migliore…e poi finalmente il grande momento atteso e sognato da anni, si entra, tutti scalpitano, dal buio del tunnel subito una caterva di luci, gente, urla. Tra 80 mila persone cerco due sguardi soli, quelli di mamma e papà: oggi le persone migliori al mondo festeggiano 25 anni di matrimonio ed io li voglio vedere e ringraziare ma niente, non li trovo. Pensando a loro, alla nostra splendida famiglia, alla lunga strada per arrivare fino a qui, alla figata in cui mi trovo, cazzolina una Paralimpiade, la nostra prima Paralimpiade, mi emoziono tantissimo ed urlo anch’io con i miei compagni di squadra ed ovviamente scoppio in lacrime e non smetto più. Lacrime stupende, le più belle lacrime che abbia mai versato, e che di sicuro non scorderò mai.
GRAZIE MIA RIO >>

1 commento

I commenti sono chiusi.